Tom Dixon, classe 1959, provenienza Sfax in quel di Tunisia, ma inglese doc, perché si trasferì in Gran Bretagna all’età di 4 anni.
Il primo a rendersi conto del suo indiscusso talento sarà il lungimirante Giulio Cappellini che nel 1989 mette in evidenza la sua arte.
Per Cappellini, produrrà la S Chair, un prototipo che risale proprio ai primissimi esperimenti fatti nell’epoca della sua giovinezza in cui era un chitarrista scapestrato senza la minima intenzione di diventare designer.
Il successo è immediato e clamoroso, tanto da arrivare al Museum of Modern Art di New York che gli dedicherà uno spazio nella sua collezione permanente.